I Cigni del Cèo.
Sul fiume Adige, poco a monte della diga del Chievo, vive un gruppo di anatre e cigni, del tutto selvatici, che godono del “supporto” di alcuni volontari che quotidianamente si prendono cura di loro, portando cibo e vigilando sul loro stato di salute. Capita che Romeo, il maestoso maschio della coppia di cigni che vive nelle tranquille acque prima della diga, venga ritrovato in difficoltà, con evidenti ferite alla testa. Carlotta, una delle più assidue “custodi dei cigni del Cèo”, organizza immediatamente le operazioni di recupero in collaborazione con il CRS VerdeBlu ed il povero Romeo arriva in ambulatorio da noi… Il trauma cranico e le ferite al capo si presentano subito gravi, con ripercussioni anche su un globo oculare. Ma Romeo non molla. Noi nemmeno, e nel giro di una settimana il cigno si è perfettamente ristabilito! La felicità nostra e di Carlotta per il buon esito delle cure viene però in parte smorzata perché, per motivi non dipendenti dalla nostra volontà, Romeo viene liberato nella zona delle risorgive di Castel d’Azzano. Area ricca di corsi d’acqua, ideale per cigni ed altri acquatici, ma molto lontana dalla diga dove è rimasta Giulietta, la compagna del “nostro” cigno… Romeo però è in forze…ed ha le ali!!! Dopo un paio di giorni sparisce e viene ritrovato alla diga, al fianco della sua Giulietta, a diversi kilometri di distanza dal luogo di liberazione! Quando, qualche mese dopo, riceviamo un messaggio da Carlotta (“volevo avvisarla che il nostro Romeo ….è diventato padre 2 settimane fa di 5 splendidi cignetti. Stanno tutti bene e cerchiamo di avere il massimo della cura affinchè possano crescere sani”) la soddisfazione è davvero a mille!